Perché l'associazione si chiama Foududia?

Tantissimo tempo fa in Kenya, in un villaggio vicino al lago Oluchi (il lago Vittoria), in una zona di frequenti alluvioni, viveva una giovane coppia in attesa del loro primo figlio.

Lo straripamento del fiume Niala e la conseguente alluvione costringono la giovane coppia a scappare abbandonando la loro casa e tutto ciò che avevano, per trovare rifugio altrove.

Giunti in un villaggio sicuro la donna partorisce un maschio, al quale decidono di dare il nome Namatsi,che vuol dire alluvione, perché, nonostante l’alluvione gli avesse fatto perdere tutto, gli aveva lasciato il bene più prezioso, il loro bambino.

Namatsi crebbe. Fu prigioniero degli inglesi, che lo portarono in Giappone, in India e in Egitto.

Tornato al suo villaggio iniziò a lavorare nel sociale. Dopo aver visto tanta povertà in India, la ritrova anche fra la sua gente, riscontrando mancanza d’istruzione e gravi carenze a livello sanitario.

Essendo un cattolico praticante ed avendo ottimi rapporti con molti missionari che operavano in Kenya, chiede, ed ottiene, il loro aiuto per costruire scuole, chiese ed ospedali, per migliorare le condizioni della sua gente.

Era un maestro molto rispettato e una persona grintosa e perseverante, in continuo movimento per raggiungere gli obiettivi che si era prefisso, per questo motivo lo sopranominano Foudu dia, cioè il movimento che fa l’alluvione (Namatsi).

Durante il periodo passato in Giappone, fa amicizia con molte persone, fra i quali, una famiglia di nome Okubo, della quale parla spesso contutti, da qui la nascita del cognome Okubo aggiunto al suo nome Namatsi.

Passano gli anni, ad una giovane donna, alla quale mancano pochi mesi al parto, gli appare in sogno il suocero, Namatsi Foudu dia Okubo, che le chiede di mettere il nome Namatsi al figlio che nascerà.

Il bambino fu chiamato Namatsi, in seguito questo nome venne dato varie volte ad altri maschi della famiglia.

Chi portava questo nome rivelava predisposizione alla soluzione dei problemi sociali, ed era in continuo movimento per il raggiungimento di obiettivi importanti per le persone che lo circondavano, Foudu Dia per movimento, l’acronimo C.A.R.A. , che riepiloga gli scopi principali dell’Associazione, per Confronto Arte Recupero Ambiente.